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Come può germogliare un seme piantato quasi 30 anni prima.

Ciao, il mio nome è Samuele Deias (Sam) e questa è molto brevemente la genesi di questo blog.

Cominciamo con l’adolescenza e lo sviluppo.

La mia amicizia con il mondo digitale risale agli anni delle superiori, tra il ’92 e il ’97, quando Internet era ancora in panni e i personal computer erano diffusi come oasi nel deserto del Sahara.

Tra le ore di informatica e i corsi di programmazione multimediale, è nato il primo interesse per i computer, nel ’99 mi sono avvicinato anche al marketing.

Naturalmente quelli erano anche gli anni dell’adolescenza e dello sviluppo, anni critici che ricordo con gioia e a volte anche con un po’ di rimpianto, gli anni dei primi amori e degli incontri ravvicinati con le ragazze, gli anni della frequentazione dell’alcol e delle droghe (forte aiuto esterno per superare la mia timidezza e introversione di allora).
[Forse sono stato troppo personale?]

Gli anni delle compagnie di amici e gli anni anche degli eccessi nell’uso e nell’abuso di sostanze (da qui il rimpianto).

Festa con amici per la gioa di festeggiare

(io con molti, molti più capelli di adesso).

Poi è arrivato il periodo della leva militare (mai fatto il servizio peraltro), seguito da un periodo molto buio caratterizzato da una miscela esplosiva di ribellione e autodistruzione, passato tra eccessi e feste, che ha portato diversi dispiaceri a me e a chi mi stava vicino. 

Io nella fase ribelle

Ripartire da capo

Questo ciclo negativo di eventi e atteggiamenti è stato interrotto per sempre da una forte esperienza mistica/spirituale con la persona di Gesù nella primavera del 2000 (onestamente non ricordo esattamente il giorno e nemmeno il mese, forse maggio o giugno).

Da quel momento in poi tutta la mia esistenza è cambiata in un istante e la mia vita si è sviluppata in una serie di eventi in successione rapida, che mi hanno portato nel settembre del 2001 a servire come missionario in una comunità laica.

Devo dire che il mio primo tentativo (peraltro fallito miseramente) di tagliare il cordone ombelicale risale al 1997, quando appena diciottenne lasciai casa dei miei genitori per andare a lavorare in Trentino.

Io in Trentino
(qui nella foto io nel meraviglioso Trentino Alto Adige, a Riva del Garda con in sfondo il lago di Garda e le montagne innevate)

Ricordo anche che ci furono altri tentativi di raggiungere l’indipendenza, ma per una ragione o per un’altra non hanno avuto successo. 

Il taglio del “cordone ombelicale”

Finalmente nel settembre 2001 invece lasciai la mia isola (la Sardegna) per andare a Roma e dopo avere sperimentato una certa indipendenza ero sicuro di avere trovato quello che stavo cercando.

Nel 2002 arrivato in Veneto, dove ho vissuto per 3 anni e mezzo, ho avuto come

Io con dietro le Tre cime di Lavaredo-Dolomiti

missionario l’opportunità di viaggiare per l’Italia e per l’Europa, conoscendo tantissime persone provenienti da diverse parti del mondo e di fare esperienze che hanno avuto un grande peso nel formare la persona che sono oggi.

Bellissime amicizie

Vado a vivere all’estero

Nell Ottobre 2005 arriva il primo invito (e anche sfida): andare a vivere all’estero precisamente a Plzen, la capitale Ceca della birra. 

Quelli che hanno esperienza sanno bene che andare all’estero per un viaggio è una cosa ma trasferirsi permanentemente per vivere e tutto un altro livello, il cibo, il tempo, la lingua, la mentalità, le condizioni, le persone, ecc., sono tutte cose con le quali confrontarsi e talvolta possono diventare non dico ostacoli, ma certamente stimoli di crescita e maturazione. 

Ricordo che l’adattamento è durato poco prima di una nuova sfida, stavolta il Messico. 

Ricorderò sempre la metà di gennaio del 2006 quando in 2 giorni sono passato da Praga con tanta neve e con la colonnina di mercurio che segnava -7 ºC, a Città del Messico con +32 ºC alle 9:00 di sera e una altissima percentuale di umidità nell’aria. Tralascio di proposito il Jet lag, mai sperimentato prima. 

E niente, il Messico ti fa innamorare, la gente, il clima, il cibo, i sapori, i colori, 9 mesi meravigliosi, non senza difficoltà e sfide però. 

Io e le piramidi di Città del Messico

Un salto dall’affollata Europa dove tutto sembra essere a misura d’uomo alle infinite distese americane e dove tutto è enorme dalle bibite alle città, dalle auto alle distanze. 

Io egli amici della comunità davanti all'ingresso della casa di Theucan Puebla

Il rientro in Italia, la svolta e l’inizio di un nuovo inizio 

Il periodo trascorso in Messico, che incluse anche una breve visita negli U.S.A., a LA per la precisione, si è concluso con il ritorno in Italia, questa volta però la destinazione non è stata il centro né il nord, ma bensì la Sicilia, terra nella quale la vita da missionario mi ha portato a settembre del 2006.
Il tempo trascorso tra la preghiera, lo studio del greco, dell’ebraico e del latino all’università pontificia di Palermo, si alternava alla ristrutturazione di edifici e ai lunghi viaggi in macchina ancora una volta in giro per l’Europa. 

Proprio uno di questi viaggi mi ha portato nell’est della Slovacchia dove in un raduno di preghiera, vidi, innamorandomene perdutamente a prima vista (ricordo che per ben 10 giorni non riuscivo a dormire per più di 1-2 ore a notte), la donna con la quale sono felicemente sposato da 14 anni, che anche la madre delle nostre tre stupende figlie. 

Probabilmente ti starai chiedendo: “ma come, non eri missionario?” 

Lo schiarimento di idee e il nuovo inizio

Certo, lo sono stato e dopo un cammino di discernimento (chiarimento di idee) che mi ha portato in Irlanda del Nord, a Belfast per la precisione, dal settembre 2007 per quasi un anno.
Era quello infatti il luogo  per me scelto al fine di chiarire il mio futuro.

Preghiera, lavoro e studio della lingua inglese erano gli impegni e gli strumenti che sono serviti a discernere la volontà di Dio per la mia vita, in quella specifica circostanza. 

Tante esperienze, non poche difficoltà e tante persone conosciute mi hanno arricchito ulteriormente.
Proprio a Belfast, grazie alla possibilità di poter utilizzare internet e un PC (possibilità che non avevo avuto sin dal 2000), mi sono potuto riavvicinare al mondo digitale al mondo online. 

E stata subito una forte passione, ogni momento libero o quasi, era dedicato ad apprendere cose nuove. Online marketing, autoresponders, pagine web, link di affiliazione e chi più ne ha più ne metta erano le nuove cose che stavo apprendendo assieme alla lingua inglese.  

Ho investito molto tempo e denaro per apprendere da figure del calibro di Eben Pagan, Frank Kern, Ramit Sethi, Nial Patel e più recentemente Russel Branson, Adam Enfroy, Grant Cardone, solo per citarne alcuni.

Tra l’alternanza di diversi lavori, lo studio e lo sport e la preghiera, l’amore per la donna che avevo visto in Slovacchia si stava sempre più chiaramente delineando e rafforzando, tanto che dopo averla contatta via email, e avere cominciato a comunicare regolarmente con Skype decisi visitarla prima a gennaio 2008 per un fine settimana, poi ancora a fine febbraio e ad aprile per poi trasferirmi definitivamente in Slovacchia nel giugno dello stesso anno. 

Il primo anno in Slovacchia deve essere stato senza dubbio uno dei periodi più difficili della mia vita, la lingua incomprensibile e per niente semplice, il clima, soprattutto in inverno, la mentalità differente, solo per citare alcune delle difficoltà che mi hanno accompagnato. 

Arrivato in Slovacchia con 2 valige e poco più di 500 sterline, mi sono buttato subito nel web per costruire il mio impero digitale, vedendo però molto poco successo per la verità. 

Gli anni del radicamento

Per necessità di guadagnarmi il pane ho cominciato, su suggerimento della mia fidanzata, a insegnare italiano nelle scuole di lingue, e ho dovuto, temporaneamente, archiviare la mia passione per il web.
Fino a quel momento purtroppo tutti i siti web che avevo costruito e messo online, non avevano guadagnato niente, rimaneva il fatto che dovevo comunque guadagnare per pagarmi l’affitto e il vitto. 
Il primo sito che ha portato risultati è stato il sito per la promozione della mia attività di lettore di lingue il quale mi ha portato diversi clienti (vivo tra il 2008 e il 2011 credo). 
Nel 2009 ci siamo sposati, nel 2010 abbiamo preso il nostro primo appartamento e nel 2011 è nata la nostra prima figlia, la seconda nel 2014, e la terza nel 2017. 

La crisi e la ripartenza

Fino al 2020 ho sempre fatto diverse attività legate al mondo on e offline, per sostenere la mia famiglia e ho tenuto un occhio sullo sviluppo dei nuovi trend online studiando,  sperimentando e offrendo servizi legati al web design, logo design, ecommerce, ecc..
La crisi del 2020 ha causato la perdita delle linee di introito che stavo costruendo e la scomparsa improvvisa di mia madre, cose che mi hanno molto provato. 
Con più tempo a disposizione ho deciso di investire nella formazione per meglio comprendere e padroneggiare i concetti con cui ho familiarizzato sin dal 2007, ecco che ho investito in numerosi corsi di formazione, sul marketing di affiliazione, sul marketing sui canali social, email, video e sullo sviluppo di siti web, e-commerce, ecc.

Il mondo digitale è un mondo che mi intriga e in cui non smetti mai di imparare, un mondo che dà molte soddisfazioni e offre molte opportunità, è un settore, come anche molti altri dove parlano i risultati. 

Sono qui per aiutarti

Dopo oltre vent’anni di esperienza nel mondo web e digital, sono sicuro di poterti dare una mano ad ottenere risultati. 

Questo è anche il motivo per l’esistenza di questo blog. Desidero aiutarti ad avere successo online. 

In questo blog oltre ai servizi che offro sarai in grado di apprendere le strategie, che uso nonché conoscere tutti gli strumenti necessari e indispensabili per avere successo online. 

Voglio prendere un momento per dirti grazie per essere giunto fin qui.

Se sei arrivato fin qui, apprezzo il tempo che hai impiegato per leggere la mia storia e apprezzo profondamente ogni relazione che può nascere da questo blog. 

Un Saluto,

Sam